Entra nel vivo la discussione sulla predisposizione dei bandi di gara per gli interventi previsti sul centro storico di Napoli, inseriti nel Grande Programma Unesco. La consulta voluta dall’assessore all’edilizia Pasquale Belfiore insieme agli ordini professionali cittadini si è riunita già tre volte e ha definito la maggior parte dei criteri da adottare per garantire la massima trasparenza ed il miglior svolgimento di gare e concorsi.
I rappresentanti di architetti, ingegneri, geometri e periti industriali hanno dunque potuto offrire il loro prezioso contributo per definire linee guida e paletti a garanzia dei propri colleghi, ma anche di tutta la cittadinanza.
E’ interesse di tutti, infatti, che venga colta nel modo migliore questa straordinaria occasione di riqualificare e rilanciare, anche sul piano turistico, il centro storico di Napoli, uno dei più belli e ricchi di arte e storia del mondo. Il punto di partenza della discussione è stata una bozza preparata dall’assessorato in cui si precisava innanzitutto la scelta in favore delle gare, piuttosto che dei concorsi di progettazione, in virtù della complessità di interventi che richiedono specifiche conoscenze, analisi, saggi e rilievi. L’assessorato guidato dal professor Belfiore ha proposto dunque di stabilire una serie di requisiti minimi per la partecipazione in rapporto alle specifiche categorie di intervento. I gruppi, inoltre, dovranno prevedere la presenza di esperti delle varie competenze professionali necessarie, ma il capogruppo dovrà essere obbligatoriamente un architetto, poiché si tratta di progetti di restauro.
Interessante la norma proposta di inserire in ciascun gruppo un professionista con meno di 5 anni di iscrizione all’albo per ogni professionalità presente. Secondo le proposte dell’assessorato, condivise dai rappresentati dei professionisti, tutti i componenti dei gruppi non potranno partecipare a più di tre bandi di concorso del programma e non potranno aggiudicarsi più di una gara.
Tra le proposte emerse durante il dibattito, quella di inserire, accanto ai parametri di valutazione già predisposti e riguardanti la professionalità del gruppo, la relazione metodologica, il ribasso su compensi e spese ed i tempi di espletamento, anche degli altri che riguardino gli aspetti dell’innovazione tecnologica. Tra i suggerimenti degli architetti, che hanno condiviso in larga parte le indicazioni fornite dal professor Belfiore, quella di limitare il più possibile il peso della valutazione della capacità economico-finanziaria del gruppo di progettisti, al fine di facilitare la partecipazione alle gare di un numero maggiore di giovani professionisti.
L’assessore Belfiore ha condiviso la richiesta di prevedere la presenza di esperti proposti dai vari ordini professionali all’interno delle commissioni giudicatrici, anche se, ha sottolineato, queste dovranno comunque essere composte a maggioranza da personale nominato dall’amministrazione. L’assessore ha infine accolto l’idea di inserire una premialità per chi presenti nella proposta un vero e proprio piano di comunicazione e per i gruppi che affidino le prestazioni accessorie, tra cui computi, rilievi e accatastamenti, ai professionisti diplomati, geometri e periti edili.
Con la riunione di giovedì scorso si è chiusa la bozza di bando di gara-tipo e si è incaricata la consulta di redigere delle linee guida da affiancare al bando di concorso che siano in grado di facilitare il compito dei valutatori. Il prossimo incontro, con ulteriore verifica del documento contenente le linee guida, è previsto per la fine di gennaio 2010.
Andrea Nastri
Pubblicato su Architettinapoletani il 24/12/2009
Tags: architettinapoletani, architettura, Napoli