Il 17 Novembre ha preso il via l’edizione 2008 degli “Annali dell’architettura e delle città”.
L’ormai abituale manifestazione napoletana, nata nel 2005 insieme all’omonima Fondazione che coinvolge ordini professionali, università, istituzioni locali e Soprintendenza, si occupa quest’anno dello scottante tema “emergenza mediterranea”, sviluppandolo attraverso una mostra e due convegni, il tutto nell’abituale cornice di Palazzo Reale. Un tema, questo, che consente una panoramica a trecentosessanta gradi sulle questioni relative al Mare Nostrum, a partire dalle criticità dell’area napoletana e sui progetti in corso d’opera in materia di recupero ambientale.
Un argomento come sempre d’attualità, per volontà della Fondazione e del suo direttore scientifico Marco Casamonti, alla guida della manifestazione per il terzo anno consecutivo.
Il convegno inaugurale ha preceduto ed introdotto l’apertura al pubblico della mostra “emergenza mediterranea” e vi hanno preso parte, tra gli altri, Benedetto Gravagnuolo, preside uscente della Facoltà di Architettura della Federico II e presidente della fondazione “Annali dell’architettura e delle città”, Paolo Pisciotta, presidente dell’Ordine degli Architetti di Napoli e membro del CDA, e Aldo Loris Rossi, componente del comitato scientifico della fondazione. Significativa, poi, la presenza del Generale Roberto Jucci, Commissario straodinario per la bonifica del fiume Sarno, esempio virtuoso di risoluzione di annosi problemi legati alle emergnze ambientali.
Il secondo convegno, in programma per oggi si occuperà di “Nuove energie per il paesaggio contemporaneo europeo” e vedrà coinvolti paesaggisti, architetti, designer ed esperti in materia di salvaguardia ambientale. Al tavolo siederanno Alfonso De Nardo dell’ARPA Campania, Pablo Georgieff dei COLOCO, Andreas Kipar dei LAND, Marco Navarra di NOWA, Maurice Nio di Nio architekten, Marco Zaccara di 2012 Architecten, cui si aggiungeranno Pasquale Belfiore, Vincenzo Corvino, Anna Giannetti, Concetta Lenza e Antonio Franco Mariniello.
Ma veniamo alla mostra, cuore come ogni anno delle iniziative organizzate dalla Fondazione, che sarà visitabile fino al prossimo 14 Dicembre. Due le installazioni di cui si compone: la prima è una grande mappa di circa 400mq esposta al centro del Cortile d’Onore di Palazzo Reale, che riporta una sintesi delle criticità ambientali e delle azioni progettuali avviate dalla Regione, la seconda è un grande nastro che accompagna il visitatore lungo una sequenza di immagini e testi stampati, con una rassegna di termovalorizzatori italiani ed europei presi a modello come possibili soluzioni all’emergenza ambientale campana e nazionale.
“Gli Annali quest’anno sono dedicati al tema del recupero ambientale e alla crisi dei rifiuti”, afferma Benedetto Gravagnuolo, “mettendo in mostra e approfondendo i punti di vista degli architetti, chiamati a dare forma a strutture quali i termovalorizzatori che faranno parte a pieno titolo dei nostri paesaggi”. Per Marco Casamonti:” l’ obiettivo è far comprendere che gli impianti per la gestione dei rifiuti posso essere un punto di partenza per la riqualificazione”. Sulla stessa lunghezza d’onda il soprintendente Stefano Gizzi: “dobbiamo fare in modo che le aree abbandonate e anche quelle oggetto di discariche abusive diventino occasioni di riqualificazione del paesaggio attraverso la buona architettura”.
“Cubo d’Oro” di quest’anno è il grande architetto inglese David Chipperfield, che va così a succedere a Dominique Perrault, Zara Hadid, Peter Eisenman e Massimiliano Fuksas, premiati nelle scorse edizioni con il prestigioso riconoscimento, che va ogni anno ad un progettista che abbia offerto un contributo all’evoluzione architettonica ed urbanistica del territorio regionale campano. Chipperfield riceve così il premio per la Cittadella Giudiziaria di Salerno, in via di completamento, ma più in generale per la sua straordinaria carriera di architetto.
La cerimonia di consegna del premio si è svolta lo scorso 17 Novembre in un Teatro Mercadante gremito, dove Chipperfield ha ricevuto il premio dalle mani del suo committente, il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. C’era grande attesa per la sua lecture e l’architetto inglese non ha deluso le aspettative, presentando alcune delle sue recenti realizzazioni sviluppate intorno a due temi: il rapporto con la storia e la funzione sociale dell’architettura. Chipperfield non si è poi sottratto ad una riflessione sulla “crisi” dell’architettura italiana, dove, a suo dire, non mancano i progettisti di talento, quanto il coraggio di costruire: “L’Italia è stata e rimane la patria dell’architettura, ma oggi, di fatto, non ne produce quasi più. Diverso il discorso per il design, dove ancora eccelle. Bisogna ritrovare quello straordinario e peculiare rapporto tra architettura e design che ha caratterizzato l’attività di progettisti degli anni Cinquanta e Sessanta come Albini, Ponti e Scarpa”.
Pubblicato su “Il Denaro” il 27/11/2008
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